lunedì 14 novembre 2011

STEFANIA BERTOLA: Biscotti e sospetti

Violetta Chiarelli, commessa e sua sorella Caterina, sarta e minuscola imprenditrice in proprio, non sono forse le inquiline ideali per un appartamento ricavato in un elegante villa in collina. D’altro canto, neanche gli altri inquilini sono del tutto irreprensibili. Rebecca Demagistris è una madre separata alle prese con tre bambine, mirmecologi fedifraghi e pastori metodisti killer; Mattia Novalis è un architetto d’interni ricercatissimo per il suo pessimo gusto e il suo fisico prestante; Emanuele Vilfrè, romantico e affascinante proprietario delle omonime vetrerie, è arrivato da Calcutta con una moglie fresca fresca che sembra intenzionata a rovinargli la vita. Dal connubio tra le nuove residenti e gli abitanti della villa nasceranno amori, naturalmente, ma anche una serie di incontri/scontri che coinvolgeranno anche un poeta buddista, una bassista limitata ma decisa, il divino mago Marduk in persona e ben quarantotto alci di plastica rosa… dopo NE PARLIAMO A CENA e  ASPIRAPOLVERE DI STELLE, l’effervescente penna di Stefania Bertola dipinge con umorismo, sarcasmo e una vagonata di ironia nuove indimenticabili figure di donne in uno spaccato di vita assolutamente irresistibile.
Qualcuno di voi sa come fa il participio passato di secernere?
Certo non è questo l’interrogativo al centro di questo romanzo che è composto da questo e altri interrogativi inquietanti ed è abitato da personaggi stravaganti, unici, schizzati.
Sembra quasi di essere dentro una sit-com (come mai non ne è stata ancora realizzata una?) ambientata in un palazzo delle colline torinesi dove vengono ad abitare due sorelle, Violetta e Caterina Chiarelli, e dove già risiedono Mattia, dongiovanni impenitente, Emanuele neosposo di una misteriosa indiana e Rebecca con le sue tre figlie, che è stata appena abbandonata dal marito per una ventenne. Le vicende amorose e non di tutti questi personaggi si intrecciano in una divertente commedia degli equivoci.
Ma alla fine tutti sentiranno la loro ape dell’amore pungere il cuore e capiranno di aver trovato finalmente il giusto completamento. Credete che sia pazza?
Sicuramente mi sono sbellicata dalle risate e poi credo che la teoria dell’ape dell’amore sia abbastanza vera. Leggete per credere.
Comunque, mi è venuta la curiosità di leggere qualche altro libro di questa autrice. Finalmente non un voler scimmiottare la chik-lit americana ma delle svitate totalmente made in Italy.
Ops… a proposito, il participio passato di secernere è SECRETO… ma anch’io ho dovuto pensarci un po’… leggete, leggete

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