martedì 15 novembre 2011

PATRICIA POTTER: Ballando con un avventuriero

LA VENDETTA LI ACCOMUNA, LA PASSIONE LI TRAVOLGE
L’americano Gabriel Manning è in Inghilterra per ricevere il titolo di conte di Manchester, ma soprattutto per vendicare la morte del padre. A Londra conosce l’affascinante attrice Merry Anders, senza immaginare che diventerà per lui una preziosa alleata. Anche lei, infatti, ha alcuni conti in sospeso con Lord Stanhope, nemico di Gabriel. L’attrazione iniziale diventa passione, ma per coronare il loro sogno d’amore i due amanti dovranno prima lasciarsi il passato alle spalle. E solo insieme potranno riuscirci.
Non so bene come definire questo libro perché non posso dire che mi sia spiaciuto ma neanche che mi abbia eccessivamente esaltato.
La Potter è un’abile scrittrice; le sue trame sono sempre molto ben sviluppate, complesse e anche abbastanza originali, e questa non fa eccezione. Contemporaneamente, però, non c’è nulla che catturi particolarmente la mia attenzione, che sollevi il mio entusiasmo, nel senso che, pur essendo una bella storia, non c’è quel quid in più che la rende veramente appassionante o che imprima i protagonisti nella mia memoria. Sia Gabriel che Monique sono due personaggi tormentati, feriti, risoluti (come è abbastanza consueto in Patricia Potter) ma non sono indimenticabili.
La storia ruota attorno a una vicenda di vendetta contro il cattivo di turno che più cattivo non si può. Lord Stanhope ha condotto il padre di Gabriel al suicidio dopo averlo diffamato davanti a tutta la buona società londinese. Questo ha condotto il piccolo Gabriel e la madre a superare tantissimi ostacoli sotto lo sguardo sprezzante della gente e con un unico obiettivo: quello di vendicare un torto subito.
Nello stesso tempo Monique Fremono, che in realtà si chiama Merry Anders, è la figlia illegittima di Stanhope e vuole vendicarsi del fatto che sua madre è stata abbandonata incinta, costretta a prostituirsi e a vivere una vita di stenti.
Gli intenti vendicativi dei due coincidono in maniera sorprendente visito che elaborano autonomamente due piani identici. Quindi finiscono per incontrarsi spesso e, nonostante il ridicolo travestimento di Gabriel che si fa passare per uno zotico, ignorante e pretenzioso americano per caso dotato di un titolo inglese, scoppia una forte attrazione tra i due. Il piano, naturalmente, andrà a buon fine e, nonostante altri dubbi, i due resteranno insieme.
Non segnalo nulla di particolare: è un bel libro, piacevole da leggere ma non c’è nulla o nessuno che spicchi in maniera particolare. Da leggere perché è un buon prodotto di una buona scrittrice (3 CUORI)

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