martedì 15 novembre 2011

MARY BALOGH: La melodia del cuore

Lady Emily Marlowe è splendida. E sordomuta. Solo l’amico d’infanzia Ashley Kendrick è riuscito a entrare nel suo mondo di silenzio e nel suo cuore. Poi il giovane parte per l’India. Dopo sette anni di lontananza è l’amore per Emily ad aiutarlo a chiudere con un passato doloroso. Ma sarà abbastanza forte perché le parole celate nel cuore dell’amata possano arrivare alle sue labbra?
Le vacanze mi hanno concesso di dedicare maggior tempo alla lettura e così sono riuscita a concludere velocemente questo libro. Lo stile e la storia è pienamente nelle corde della Balogh: storia non convenzionale, personaggi costruiti a tutto tondo e insoliti o originali, forte vena drammatica. Tutto ciò costruisce un romance di sicuro impatto nella mente del lettore. Io, in particolare, a volte mi ritrovavo a cercare di psicanalizzare azioni e reazioni dei personaggi principali, entrambi problematici, feriti, turbati, tormentati…
Per chi è un’assidua lettrice della Balogh non sono del tutto nuovi perché entrambi erano già apparsi nel primo volume della serie, Senza cuore. Lì Ashley, giovane e spensierato, cercava la propria strada nella vita ed Emily, piccola sordomuta iperprotetta dalla sorella, amava già con tutta la passione del suo piccolo cuoricino l’affascinante giovanotto.
Ora, a distanza di sette anni, Emily sembra aver trovato il proprio posto nel mondo e di poter sperare di avere una vita “normale” quando Ashley (partito per l’India sette anni prima) torna a sconvolgerle l’esistenza. Ma l’Ashley Kendrick, tornato dall’oriente, non ha nulla a che vedere con il gioioso e spensierato giovane che era partito. Un matrimonio infelice e la misteriosa morte della moglie e del figlioletto lo hanno ferito profondamente. Solo Emily sembra darle quel conforto di cui bisogna.
Il loro problematico rapporto sentimentale si intreccia a uno strano mistero relativo a delle minacce non troppo velate di cui è vittima la giovane protagonista. Alla fine, nulla sembra essere realmente come appare… anche i cattivi sono di difficile individuazione.
Ma non solo: se la persona fragile e bisognosa d’aiuto sembra Emily, la storia dimostra in realtà che lei è forte, è perfettamente consapevole dei limiti che il suo handicap le dà ma anche delle sue infinite potenzialità. Rispetto a lei, Ashley ha un equilibrio psichico ed emotivo meno stabile e avverte proprio l’esigenza di appoggiarsi alla ragazza.
Anche nella consapevolezza dei sentimenti Emily era perfettamente conscia di amare Ashley a 14 anni, mentre lui fatica molto di più a vedere l’altra come una donna e non solo come una ragazza spensierata e selvaggia e a capire di amarla.
Da brava fan non posso fare altro che consigliare la Balogh: nessuno dei suoi libri può essere tralasciato. Ma, a onor del vero, ammetto che altri suoi romanzi mi hanno appassionata di più. Comunque è sempre al di sopra della media (3 CUORI)

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