venerdì 18 novembre 2011

MARGARET MOORE: Un cavaliere senza terra

Inghilterra, 1244
Lady Beatrice si è innamorata del tormentato e affascinante Sir Ranulf nell’istante in cui lo ha visto, al castello del suo tutore Lord Merrick. Essendo figlia di un nobile traditore, sa di non poter sperare in una proposta di matrimonio da parte del giovane, e tuttavia non vuole rinunciare ai sentimenti che prova per lui. Così, quando il valoroso cavaliere viene mandato da Lord Merrick ad amministrare le proprietà di Penterwell, in Cornovaglia, Beatrice convince il suo tutore a darle il permesso di seguire Ranulf per aiutarlo nella conduzione del castello. Lui però, pur non essendo affatto indifferente alla bellezza e alla vivacità della fanciulla, è determinato a non cedere alla passione. Perché? E per quanto tempo riuscirà a tener fede ai suoi propositi?
Ultimo atto della serie Fratelli d’arme e libro dedicato al più cupo tra i tre amici che si sono giurati eterna fratellanza, Merrick, Henry e Ranulf. Questo è il libro dedicato a Ranulf e Beatrice, una coppia che avevamo visto già preannunciata nel primo libro della trilogiaIl segreto del cavaliere.
Beatrice è la figlia del traditore, l’antagonista di quel libro, ma la generosità di Merrick le ha consentito di continuare a vivere al castello laddove si trova, come addestratore dei cavalieri anche Ranulf. Con grande delusione della ragazza, il cavaliere non sembra minimamente prenderla in considerazione, anche se, in qualche circostanza ha fatto trapelare una scintilla d’interesse dietro la sua corazza d’indifferenza.
Per questo motivo, e per poter sfruttare al meglio le sue possibilità, Beatrice decide di seguirlo quando Ranulf viene mandato da Merrick a gestire un castello in Cornovaglia dove il precedente amministratore è morto, apparentemente per un incidente. Lei si occupa della gestione del castello mentre Ranulf deve risolvere quattro omicidi che si succedono e che sembrano collegati al contrabbando dello stagno.
Tra vari tentativi di attirare l’attenzione su di sé, Beatrice cerca di dimostrare a Ranulf di non essere più una ragazzina ma la giusta moglie che gli servirebbe. Lui, però, non è altro che un cavaliere senza castello e senza terre e non si sente degno di crearsi una sua famiglia. D’altra parte, porta sulle spalle anche un macigno che gli deriva dal suo scandaloso passato.
Entrambi i protagonisti hanno delle sofferenze e delle vergogne legate alla loro vita passata ed è proprio il sostegno reciproco a permettere loro di superarli e di guardare con speranza al futuro.
Ranulf è un eroe cupo e tormentato, come lo deve essere un personaggio che ha alle spalle una vita di emarginato. Solo grazie al maestro d’armi e ai suoi amici fraterni è riuscito a crearsi una vita serena, anche se non si è mai concesso di avere adeguate aspirazioni.
Con tutte le sofferenze che ha avuto, Beatrice è però un personaggio assolutamente solare e dinamico. Non smette di parlare mai e quando attacca non la ferma nessuno. Ma Ranulf ama anche questo di lei.
La Moore è una scrittrice di esperienza e molto brava. Anche questa volta ha costruito una storia appassionante, sia sul versante della storia d’amore che su quello del giallo, e con personaggi vivi e intensi. Un bel libro.
Consigliato! 

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