martedì 15 novembre 2011

LISA KLEYPAS: Sugar Daddy

Liberty Jones, quattordici anni, vive a Welcome, piccolo villaggio del Texas; il suo giovane e intraprendente cuore scalpita. Ai suoi occhi, solo l’amore per Hardy Cates dà gioia a quel luogo privo di attrattive. Per Hardy, invece, la ragazza rappresenta un ostacolo sulla strada verso la realizzazione dei suoi progetti, che vanno ben oltre il ristretto orizzonte di Welcome. E quando Hardy se ne va, anche Liberty lascia Welcome per la grande città, decisa a conquistare un futuro migliore per sé e la sorellina a cui deve fare da madre. Gli anni passano e le cose cominciano ad andare per il verso giusto: Liberty conquista l’amore di un milionario, che sembra farle dimenticare quella disperata passione di gioventù. Ma un giorno Hardy ritorna…
Da una delle più amate scrittrici di romanzi d’amore, un libro ricco di emozioni e ironia che ha ricevuto entusiastici consensi internazionali.
Dopo aver letto tanti giudizi entusiastici mi sono decisa anch’io a leggere il famigerato Sugar Daddy di Lisa Kleypas. Questa scrittrice, da sempre apprezzata autrice di romance storici, ha iniziato l’avventura di scrivere contemporary con un’opera abbastanza riuscita.
Non mi aggiungerò al coro di lodi sperticate perché ho trovato questa lettura sì gradevole ma non indimenticabile. Per quanto la storia, l’ambientazione, i personaggi siano riusciti, ho trovato qui e là dei particolari che non mi hanno pienamente convinta.
La protagonista è Liberty Jones che, all’inizio della storia, ha quattordici anni, vive in una roulotte con la madre, donna bellissima ma decisamente instabile sentimentalmente. Ad un certo punto arriva una sorellina, da un non ben precisato padre, che conquista il cuore di Liberty.
Nel campo di roulotte in cui vive, Libby conosce e si innamora di Hardy Cates, giovane ambizioso che vive con particolare disagio la sua situazione di indigenza e che ha una sola meta nella vita: quella di cambiare il suo status sociale. Per questo un giorno scompare e va alla ricerca di un futuro migliore, spezzando il cuore di Libby che non smetterà di pensare a lui e confrontare i suoi ragazzi alla sua immagine idealizzata.
All’improvvisa morte della madre, la povera Libby si deve fare carico della sorella e di mandare avanti la baracca. Frequenta un corso d’estetista e inizia a lavorare in un Salone. Qui conosce Churcill Travis, ricchissimo uomo d’affari che la prende sotto la sua ala protettrice. È il suo Sugar Daddy, che in gergo rappresenta un amante anziano che protegge e finanzia la sua giovane amante. Churcill in realtà non è l’amante di Libby, è qualcosa di più, è quasi un secondo padre. Egli la accoglie insieme alla sorella in casa sua.
Qui Libby conosce Gage, il figlio maggiore di Churcill: all’inizio tra i due c’è un rapporto particolarmente conflittuale perché lui la vede come una arrampicatrice sociale. Ben presto, però, aumenta tra i due l’attrazione fisica e Gage inizia a sostituire Hardy nei pensieri proibiti di Libby.
Peccato che quando i due sembrano raggiungere finalmente un’intesa compaia nuovamente Hardy…
Cosa non mi è piaciuto: Hardy. Trovo questo personaggio quasi superfluo. Resta troppo nella mente di Libby e, se da ragazzo poteva sembrare una bella persona, anche se un po’ troppo presa da sé, priva di scrupoli perché manda alle ortiche qualsiasi sentimento che può avere per Libby pur di appagare la propria ambizione; da adulto è quasi irriconoscibile o difficilmente collegabile all’immagine che la ragazza si è fatta di lui. Quando lo si incontra di nuovo viene da chiedersi perché mai Libby sia rimasta tanto incastrata nel ricordo di lui.
Ancora, non mi è piaciuta la prima parte, relativa all’adolescenza della protagonista, troppo lunga, lenta e con Libby che sembra quasi accettare tutto quello che le piove addosso. E, soprattutto, per tutta questa prima parte manca un adeguato coprotagonista maschile.
Cosa mi è piaciuto: Gage, Gage, Gage.
Un uomo bello, duro ma non troppo, risoluto, tenebroso. Quasi troppe qualità compendiate in una sola persona. Mi piace perché è sfaccettato: prima è duro (fin troppo!) con Libby, ma poi impara anche ad essere dolce, paziente, comprensivo. Non la opprime, le lascia il tempo e lo spazio per scegliere tra i due uomini della sua vita.
E poi, quant’è sexy! Non mi dimenticherò facilmente la scena del ritrovamento nel cassetto degli oggetti personali di Gage (taglia XL?!).
La parte del libro che ho letto tutta d’un fiato e da cui non riuscivo a staccarmi è quando lui e Libby non facevano altro che litigare e poi trovo che sia straordinariamente romantico e sexy il fatto che lei inconsapevolmente abbia scelto la stanza da letto che era stata di lui.
Insomma leggetelo: è un bel libro anche se ci andrei cauta nel parlare di capolavoro (3 CUORI)

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