mercoledì 16 novembre 2011

LINDA FALLON: Ombre purpuree

Lucien, famoso medium, ed Eve, la sua giovane moglie, si trasferiscono nella villa di Glover Manor per liberarla dalla presenza sinistra e minacciosa dei fantasmi di due gemelle. Mentre Lucien cerca di stabilire un contatto con l’aldilà, Eve è in grave pericolo per l’intervento dello spirito di un bambino. Solo scoprendo la verità sulla tragica morte delle gemelle, Lucien potrà salvare la moglie e coronare con lei il sogno di un figlio.
Finale scoppiettante della serie Shades di Linda Fallon. Ancora una volta questa autrice ha costruito una trama avventurosa, densa di mistero, pericolo, amore e passione, tutto abilmente mixato. Ancora una volta mi ha stupita per avermi saputo catturare in un genere che non è proprio il mio preferito, quello del romanzo paranormale.
Rientrano in scena Eve e Lucien che nel precedente romanzo, Luna di miele con fantasmi, erano finalmente riusciti a sposarsi. Sono passati alcuni mesi e Eve è un po’ preoccupata perché ancora non è riuscita a rimanere incinta e teme di avere qualche problema a concepire un figlio. Nello stesso tempo, Lucien è stato richiesto in una casa per liberarla dai numerosi fantasmi che la infestano. Lo accompagnano in questa impresa la moglie, l’amica Daisy, in attesa di essere raggiunto dal “collega” O’Hara, entrambi già apparsi nel precedente romanzo, dove era emersa una forte sintonia tra loro. Daisy, che pure non è particolarmente coraggiosa, decide di partecipare a questa spedizione per rivedere l’uomo di cui si è innamorata.
Ad aspettarli nella casa una storia molto tragica, risalente a più di vent’anni fa, gli anni della Guerra di Secessione, quando due sorelle gemelle vennero violentate e torturate da alcuni disertori dell’Unione. Da quel momento, le ragazze cambiarono totalmente, persero il loro equilibrio mentale e reagirono in modo diametralmente opposto alla loro tragedia. Una delle due, ma non si sa quale, ebbe un bambino da quello stupro. Poi, misteriosamente, in un incendio, morirono le due sorelle, il bambino e un uomo. Ma in quella casa non ci sono solo i loro spettri.
Come in precedenza, il libro si dipana su più filoni: c’è la risoluzione del mistero dei fantasmi e la liberazione della casa; c’è il contrasto tra Lucien e Eve sul figlio che non arriva e sull’opportunità di averne uno.
C’è lo sviluppo della storia d’amore tra Daisy e O’Hara, due persone assolutamente diverse tra loro con progetti di vita del tutto contrastanti. O’Hara, così come Lucien, ha paura dei suoi poteri (legge nel pensiero di qualunque persona tocchi) e ha paura di dover far sopportare ad altri la sua vita solitaria ed emarginata.
C’è la comparsa, a sorpresa e inopportuna, di Nathaniel, il figlio che Lucien non sapeva di avere.
Tutto questo si intreccia in una trama avvincente. Il merito dell’autrice è quello di saper mettere insieme atmosfere cupe e misteriose, con scene divertenti e battute salaci, riuscendo a cambiare registro in maniera sorprendente e efficace.(2 CUORI)

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