martedì 15 novembre 2011

KATIE MACALISTER: Gillian si sposa

Basta. Il bellissimo Lord Wessex ha deciso di averne più che a sufficienza di donne affascinanti e perfide, incuranti di spezzargli il cuore, come ha fatto la sua prima moglie. Il suo prossimo matrimonio sarà con una creatura dolce e spontanea, pronta al sorriso e capace di rasserenarlo. E quale candidata migliore della graziosa e solare Gillian Leigh? Ma se è alla tranquillità che aspirava, Wessex ha fatto l’investimento sbagliato. Del tutto imprevedibilmente, l’affascinante e sconcertato conte si trova suo malgrado catapultato in un’avventura rocambolesca al seguito della frizzante neosposa. E sarà solo dopo aver collezionato parecchi spaventi, una botta in testa, un occhio nero e un naso rotto che si renderà conto finalmente che l’organo a essere più ferito è ancora il suo cuore trafitto a fondo e per sempre dalla imprevedibile mogliettina… briosa e divertente, una commedia sentimentale che suona con abilità le corde del Romanticismo e dell’ironia per narrare una storia d’amore insolita e appassionante, in grado di ammaliare fino all’ultima pagina.
Che risate che mi sono fatta con questo libro! Questa storia è di un  comico pazzesco, non c’è una scena in cui non si rida. Forse alla fine questo diventa un po’ un limite perché quando la situazione diventa drammatica, continuare a far ridere diventa poco credibile e opportuno.
I protagonisti della storia sono Noble Britton conte di Wessex e la sua neosposa Gillian Leigh. Lui è il famigerato Conte Nero, accusato di aver ucciso la prima moglie e per questo rifiutato dal Bel Mondo. Ora ha la necessità di prendere nuovamente moglie per avere un erede e la sua attenzione si ferma sulla scoppiettante, schietta, rossa fuoco Gillian, appena giunta dall’ ”incivile” America.
Il matrimonio si svolge nell’arco di brevissimo tempo e tutto sembra andare abbastanza bene per i due coniugi, pur nell’ambito di situazioni assurde che coinvolgono la nuova contessa e una schiera di servi quanto mai coloriti, tra cui Couch, il maggiordomo-pirata con orecchino e uncino e i tre gemelli Tremayne sempre pronti a litigare tra di loro. Ben presto la vita matrimoniale viene turbata da strane minacce che prendono di mira i due coniugi e che sembrano collegate alla morte di Elisabeth. Chi ha ucciso la prima moglie del conte sembrerebbe voler eliminare anche la seconda. Questa parte misteriosa è abbastanza prevedibile anche se ben condotta dall’autrice, nonostante il continuo puntare sul comico e sul paradossale.
Una nota decisamente esilarante è il modo che ha Gillian di chiamare suo marito con soprannomi assurdi a seconda delle circostanze: qualche esempio, il Signore degli Sguardi; il Signore della Virilità e della Mascolinità; il Signore dei Lombi; il Signore della Collera e chi più ne ha più ne metta. Inoltre Gillian ha la strana abitudine, che poi trasmetterà al marito, di esprimere a voce alta i propri pensieri con effetti a dir poco imbarazzanti.
In definitiva un’eroina davvero insolita che, addirittura, sceglie di incontrare e di interrogare sulla morte della prima moglie di Noble tutte le sue ex amanti con le quali costituisce anche la Grande Corporazione Londinese delle Amanti, insomma il sindacato delle lucciole di Londra.
Uno dei libri più divertenti che mi sia mai capitato di leggere (3 CUORI)

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