giovedì 17 novembre 2011

KAT MARTIN: La collana della sposa

Inghilterra, 1805
Tornato in patria dopo una rocambolesca fuga dalle carceri francesi, Ethan Sharpe ha giurato di vendicarsi di Harmon Jeffries, Visconte di Forsythe, l’individuo che ritiene responsabile di aver venduto lui e i suoi uomini al nemico. E quando il nobile sfugge alla giustizia grazie all’aiuto di Grace Chastain, Ethan, credendolo l’amante del visconte, decide di rapire la giovane donna e di sedurla per estorcerle informazioni utili a scoprire il nascondiglio del traditore. Di fronte al brutale trattamento di cui è vittima, Grace comincia a credere che la preziosa Collana della Sposa, donatale dalla cara amica Tory, sia davvero maledetta come vuole la leggenda. I suoi timori si riveleranno però infondati e la sua forza d’animo, unita a una non comune bellezza, metterà a dura prova i propositi di Ethan.
Posso tranquillamente sbilanciarmi: questo libro è veramente molto bello, ricco, appassionato, commovente e coinvolgente. Si tratta di una storia sapientemente intrecciata con personaggi che catturano il cuore delle lettrici, perlomeno della sottoscritta.
Si tratta del secondo episodio di una trilogia dedicata a La collana della sposa, un’antica collana di perle e brillanti appartenuta a una dama suicidatasi il giorno delle sue nozze in seguito alla morte del promesso sposo. Questa collana passa di mano in mano tra i protagonisti dei tre libri assicurando loro felicità insieme al loro vero amore.
Victoria Easton l’ha regalata a Grace Chastain come segno di incoraggiamento in un momento particolarmente difficile per la ragazza: ha saputo di non essere figlia del marito della madre, ma di un altro nobile che sta per essere impiccato per tradimento.
All’inizio di questo libro Grace si adopera per far fuggire il padre di prigione così che possa dimostrare la propria innocenza. Quando lo viene a sapere Ethan Sharpe, Marchese di Belford, che è caduto prigioniero dei francesi e ha perso il proprio equipaggio in seguito a quel tradimento, decide di vendicarsi su di lei, credendola l’amante di Harmon Jeffries, e di sfruttarlo per risalire al suo nemico. Quindi la rapisce e la porta sulla sua nave. Lì, i due sono costretti a vivere a stretto contatto e l’odio si trasforma pian piano in qualcos’altro.
C’è ancora tantissimo della trama da scoprire ma non vi voglio rovinare il piacere, per chi non l’avesse ancora letto.
Che dire? Non è il primo libro della Martin che leggo e ritengo quasi impossibile che mi deluda. Le sue trame sono sempre coinvolgenti, hanno sempre un qualche mistero da risolvere ma sono sempre diverse e originali.
Riesce a coinvolgerti tanto che non puoi proprio staccarti dal libro.
I suoi personaggi sono memorabili. Si vede che predilige l’eroe alfa, duro, forte, dominante, ma allo stesso tempo non eccede, mostrandone anche i lati dolci e sensibili e, soprattutto la trasformazione che subisce quando cade in balia della donna giusta. Le sue protagoniste femminili sanno sempre tenere testa ai loro compagni, sono altrettanto forti e testarde, come nel caso di Grace, più volte esortata, inutilmente, a stare fuori dai guai.
L’amore tra i due e intenso e passionale, ma anche tormentato e struggente per cui si arriva lentamente e con fatica al trionfo finale, ma a quel punto c’è piena soddisfazione.
Lo stile di questa autrice è fatto da un mix di vari elementi: avventura, scene d’amore, introspezione. Ed è proprio il fatto che sappia calibrare in maniera equilibrata tutto ciò che rende ancora più appassionante e coinvolgente leggere i suoi libri.
Da leggere tutta la trilogia, mi manca solo l’ultimo! (4 CUORI)

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