sabato 19 novembre 2011

JULIA QUINN: Tutto in un bacio

TITOLO: Tutto in un bacio
AUTRICE: Julia Quinn
TITOLO ORIGINALE: It’s in His Kiss
USCITA ITALIANA: I Romanzi Mondadori 795, gennaio 2008
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ALLA RICERCA DI RISPOSTE CHE SOLO IL CUORE PUO’ DARE
Gareth St Clair scopre che il suo passato, e forse anche il suo futuro, è nascosto negli eleganti caratteri di un antico diario, scritto però in una lingua che lui non comprende: l’italiano. Per Hyacinth Bridgeron, esperta traduttrice, è una sfida davvero intrigante. Ma quando insieme a Gareth si immerge in quelle pagine scopre che le risposte che entrambi cercano non sono lì. E niente è più semplice, o complicato,  di un bacio.
La serie Bridgerton continua con la storia d’amore dell’ultima delle sorelle, la più piccola, quella che da sempre si è segnalata per la sua lingua lunga e inarrestabile, Hyacinth. Anche lei ha partecipato a più Stagioni e, pur avendo ricevuto delle proposte di matrimonio non ne ha accettata nessuna. In famiglia, soprattutto la mamma, premono perché anche lei si accasi, ma nessuno sembra suscitare il suo interesse finché non inizia a duellare verbalmente con Gareth St Clair.
Gareth è il nipote di quella Miss Davenport, l’anziana nobildonna, che ha sempre messo il becco in tutti i romanzi dei Bridgerton, mettendoci lo zampino nel far trovare loro l’anima gemella. Hyacinth è molto affezionata alla donna, che è in fondo uno spirito molto affine al suo, tanto che ogni martedì la va a trovare e le legge un romanzo. Durante uno di questi pomeriggi, si presenta alla nonna Gareth che ha appena ricevuto il diario della nonna italiana e cerca qualcuno di fidato che glielo possa tradurre. Hyacinth sembra lì apposta…
La lettura del diario di Isabella avvicina molto i due giovani, soprattutto dopo che Hyacinth scopre che la donna ha nascosto da qualche parte a St Clair Hall un tesoro e lei e Gareth iniziano a cercarlo. Gareth sperava di trovare delle risposte nel diario della nonna. Da circa dieci anni sa di non essere figlio del barone St Clair ma non sa chi posa essere il suo vero padre. Per lui è una profonda ferita ancora aperta: da sempre si era reso conto di non avere l’affetto del padre, ma questa rivelazione gli ha tolto tutte le sue radici, i suoi legami, non ha un padre, la madre è morta; il fratello, l’unica persona che gli voleva bene, è scomparso. Gli rimane l’anziana nonna, Lady Davenport, ma gli manca quel senso di famiglia che, invece, trova così forte nei Bridgerton. La vicinanza con Hyacinth lo induce a volerla per sé come sua sposa e farà di tutto per forzarle la mano ed accettarlo, anche se non sarà poi così dura. Hyacinth è una fanciulla solare, allegra, risoluta, testarda. Sicuramente è difficile tenerle testa, infatti la sua famiglia dice bonariamente di volersene liberare e ogni tanto lo stesso Gareth intuisce che con lei la vita sarà meravigliosamente esasperante. Anche lei avrebbe delle ombre: il non aver avuto un padre, ad esempio, nonostante fosse circondata dall’affetto di una famiglia numerosa, l’ha portata ad invidiare chiunque ne avesse uno, anche se, conosciuto quello di Gareth, non ne è più così sicura.
Chiaramente mi è piaciuto il solito stile umoristico, le battute raggelanti della Quinn; quel suo modo di costruire i dialoghi tramite battute fulminanti. Ancora una volta, tra Gareth e Hyacinth è un continuo battibecco. Tutto questo non crea dei personaggi macchietta ma comunque delle persone realistiche con pregi, difetti, cadute.
L’unica cosa che non mi ha convinta è che questo romanzo, a mio avviso, non raggiunge quei picchi di intensità di cui la Quinn è capace e, se lo fa, sono troppo rari. Vi faccio un esempio nella seguente battuta di Gareth che ho trovato meravigliosa (pag 143): “Darei il mondo intero per avere una persona in più per cui dare la vita” in riferimento alla sua vita povera di affetti. È il culmine di una scena molto intensa in cui Hyacinth si accorge di amare Gareth. La Quinn è capace di scrivere cose meravigliose e mi sarebbe piaciuto che questi momenti di intensità emotiva più alti fossero più numerosi.

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