lunedì 14 novembre 2011

JULIA BYRNE: Petali di rosa

Sir Guy Fitzalan si imbatte per caso nella bellissima Isabel de Tracy e le regala un bocciolo di rosa. Tra i due è amore a prima vista, ma la famiglia di lei è fedele all'imperatrice Matilda, e poichè il giovane cavaliere è al servizio di re Stefano, lord de Tracy gli rifiuta la mano della figlia, sostenendo di averla promessa a un altro cinque anni dopo. I due si incontrano di nuovo al castello di Gloucester, dove Isabel è praticamente tenuta prigioniera, e nei loro cuori si risveglia il tenero sentimento che li aveva travolti tanto tempo prima. Ma la situazione è a dir poco complicata. Riuscirà Isabel a raccontare a Guy del suo triste passato e delle costrinzioni che ha subito? e lui, saprà capire i veri motivi che l'hanno spinta ad agire come una traditrice?
Questo è un po' il romanzo delle promesse non mantenuto e della vittoria dello scontato. Cosa intendo dire? A una prima immagine la storia non sembra male. Il periodo preso in esame è molto travagliato e ha ispirato molte autrici: la guerra delle due regine Matilda per il trono d'Inghilterra. I personaggi presi in esame sono i classici cavaliere forte, coraggioso ma collerico, la fanciulla bella, apparentemente dolce e indifesa, ma dalla pessima reputazione che mette in guardia il protagonista maschile. Di solito in questi contesti si cerca di sviluppare la personalità della protagonista femminile, di renderla indipendente, caparbia, attiva insomma. Qui non avviene nulla di tutto ciò perchè isabel sembra del tutto smarrita e assolutamente sopraffatta dalla malignità e dalle macchinazioni di chi sta sopra di lei. Nonostante il suo comportamento venga sempre frainteso e dia adito a cattive interpretazioni della sua moralità, non cerca mai di difendersi e ribellarsi con efficacia. Tutto ciò dà alla storia poca vivacità. Le avventure dei protagonisti si susseguono senza una buona organizzazione del tutto, in maniera abbastanza caotica e casuale. I due non hanno delle interazioni efficaci, nè interludi appassionati, nè vivaci litigate (altrettanto segno di passione). Il loro rapporto sembra abbastanza amorfo: non si capisce perchè nonostante tutti gli inganni e le menzogne, Guy continui a salvare Isabel. Tutto alla fine si conclude a tarallucci e vino senza che ci sia una vera chiamata tra i due. Sì, più o meno fanno il punto di tutto quello che Isabel ha vissuto negli anni in cui sono stati lontani ma non mi è parso che si sia arrivato o un momento in cui i due hanno chiarito i rispettivi equivoci e hanno voltato pagine.

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