mercoledì 16 novembre 2011

JUDITH MCNAUGHT: Paradise

Maredith Bancroft e Matthew Farrell sono entrambi ossessionati dal ricordo del loro matrimonio fallito undici anni fa, quando entrambi erano troppo giovani e immaturi. Allora lei era solo la figlia prediletta di Philip, uno degli uomini più ricchi di Chicago; lui un giovane intraprendente senza il becco di un quattrino. Ora le cose sono cambiate: Meredith dirige la catena di supermercati del padre, mentre Matt ha fatto fortuna, ed è divenuto un finanziere spietato e vincente. Quando il caso li fa reincontrare, volano le scintille: tanto più che Matt sembra avere piani assai aggressivi nei confronti delle attività di Meredith. Ma a poco a poco, in mezzo alle liti e ai conflitti, una verità viene alla luce: Meredith e Matt sono fatti l’uno per l’altra. Se solo potessero cominciare anche a credere l’uno nell’altra, e capire quanto è forte la passione che li unisce… Con Paradise Judith McNaught ha scritto il suo primo romanzo ambientato nel presente: e ancora una volta si è dimostrata degna del giudizio di chi la considera la più spiritosa, tenera e appassionante inventrice di storie d’amore della letteratura romantica di oggi.
Questo libro conferma l’unicità di certi classici del genere: fidatevi sempre quando il giudizio è così equanime come nel caso di Judith McNaught. Mai nessuno mi ha minimamente accennato a giudizi meno che positivi su questa autrice e io mi sono letteralmente innamorato di questo libro e dei suoi personaggi: non sono scontati, né affrettati o sommariamente descritti. La trama è molto ben architettata e, per fortuna, non è stata spietatamente tagliata qui e là (sarebbe stato impossibile perché ogni minimo particolare è necessario).
La protagonista si chiama Meredith Bancroft ed è l’unica figlia ed erede del proprietario di una catena di grandi magazzini. Da sempre il padre è stato dispotico ed iperprotettivo con lei che ha dovuto faticare molto per guadagnare qualche margine di libertà. La sua vera ribellione inizia quando conosce e vive un’attrazione immediata per il giovane Matthew Farrell, un umile operaio di acciaieria, ma un uomo dalla ferrea volontà di emergere.
I due, dopo una notte di passione, sono costretti al matrimonio ma le macchinazioni di Philip Bancroft non retrocedono neanche davanti a un bambino in arrivo o al dramma dell’aborto. Alla fine riesce a separare i due giovani.
Ma la vita ci mette sempre uno zampino… e dopo undici anni i due si incontrano di nuovo. Stavolta Matt è proprietario di un impero economico e il suo più grande desiderio è quello di distruggere l’ex moglie e suo padre. Ma le cose non vanno esattamente come si aspettava…
Meredith è una donna che, nonostante i suoi 30 anni, ha conservato l’innocenza della 18enne spietatamente ingannata dal padre. Nello stesso tempo, è una scaltra donna d’affari e tenace e sa maturare al punto da sganciarsi dalla malefica influenza paterna.
Matt Farrell è un uomo affascinante ma, soprattutto, carismatico e questo traspare bene dalle pagine del libro. Oltre ad essere bellissimo, è risoluto tanto da aver pianificato da tempo la sua scalata sociale, sa essere spietato ma anche dolcissimo.
Ci sono alcune scene chiave tra i due protagonisti che lasciano col fiato sospeso e, probabilmente, con le lacrime agli occhi per la loro intensità.
Un breve cenno al padre Philip Bancroft. Certo risulta un cattivo a tutti gli effetti, ma allo stesso tempo se ne intuisce l’insicurezza che lo fa essere dispotico e arrogante e lo spinge ad attaccare per autodifesa. Anche se con la sua iperprotettività ha quasi rovinato la vita alla figlia.
Poi c’è tutto un cast di personaggi secondari altrettanto validi, alcuni più divertenti, altri più drammatici.
La McNaught descrive molto bene anche i dettagli affaristici e il mondo dell’alta finanza delle grandi imprese e delle multinazionali con dovizia e sicurezza dei particolari.
Il suo stile è molto efficace perché sa ben dosare momenti drammatici, altri più leggeri, quelli poetici e quelli prosastici.
Insomma una scrittrice, un mito! Speriamo che pubblichino anche alcuni suoi romanzi non ancora tradotti. Io cercherò di procurarmi quelli non ancora letti, cioè la maggior parte.(4 CUORI)

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