sabato 19 novembre 2011

JUDITH IVORY: Amore e istinto

TITOLO: Amore e istinto
AUTRICE: Judith Ivory
TITOLO ORIGINALE: Beast
USCITA ITALIANA: I Romanzi Passione 3, settembre 2007
GIUDIZIO PERSONALE: Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us
Louise Vandermeer, bellissima, brillante e viziata ereditiera americana, acconsente alle nozze con Charles d’Harcourt, nobile francese che non ha mai incontrato né visto. Ma sul transatlantico la porta fra le braccia del promesso sposo, Louise viene corteggiata e sedotta da un misterioso pascià, celato dalle ombre della notte. Il dilemma è ora nel suo cuore: potrà Louise sposare un altro uomo?
Sono un po’ in difficoltà nello scrivere questa recensione perché mi rendo conto che si tratta di un libro originale, scritto bene ma, nonostante ciò, non mi ha entusiasmata.
Sul transatlantico, La Concordia, diretto in Francia si trova il principe Charles Harcourt che ha appena stretto un accordo con la ricca famiglia americana dei Vandermeer: in cambio di puntuali rifornimenti di ambra grigia ha accettato di sposare la loro figlia. Charles ritiene questo matrimonio un semplice accordo d’affari ma non immagina che la sua promessa sposa sia una bellissima ragazza che lui sorprende a civettare con un ufficiale.
A questo punto si mette in testa di conquistarla e sedurla, pur non rivelandole la sua identità.
Louise Vandermeerha accettato il matrimonio organizzato per lei, perché questo le darà una solida posizione sociale e le permetterà di trasferirsi in Europa. Inizia, però, a vedere  con timore questa prospettiva quando il futuro marito gli viene descritto come un uomo menomato, senza un occhio e zoppo. Per questo quando incontra l’uomo misterioso della naveche sa trovare le parole e i gesti giusti per conquistarla, cade facilmente nella sua trappola.
Durante cinque giorni di tempesta in cui i passeggeri de La Concordia restano chiusi in cabina, i due diventano amanti e vivono una strana storia d’amore: un misto di grande intensità, dato dalla brevità del loro incontro, e di mistero, visto che non si vedranno mai in volto. Alla fine del viaggio Louisa sarà irrimediabilmente innamorata del suo sconosciuto amante ma è costretta a sposare il principe d’Harcourt. In un primo momento cerca di tenerlo a distanza ma pian piano lui cercherà di conquistarla e riuscirà nel suo intento, anche perché troppe cose in lui le ricordano il suo amato.
Il romanzo è pieno di argomenti insoliti: dalla particolare fissazione del protagonista per i profumi, che produce, alla sua particolare attenzione per l’apparenza. Charles è uno dei pochi esempi di protagonista che io abbia mai incontrato davvero dandy, tutto preso dall’apparire in perfetta forma, elegante. In lui questo è un meccanismo di difesa per distogliere l’attenzione dalle sue imperfezioni: l’occhio cieco e la zoppia. È un cultore della bellezza e la sua passione per le essenze lo dimostra.
Louisa, dall’altra parte, è da sempre stata abituata a sentirsi dire che è bella. Anche se ha cercato di coltivare la propria parte intellettiva viene sempre giudicata solo per l’apparenza. La sua storia d’amore sulla nave, per la prima volta, l’ha posta di fronte a qualcosa di diverso e per la prima volta si è sentita unita a qualcuno mente e corpo. Amaro sarà per lei intuire l’inganno orchestrato dal marito. Ai due protagonisti non manca sicuramente lo spessore psicologico: l’autrice ne ha fatto due caratteri complessi e sfaccettati che, però, a mio parere, si comportano in modo del tutto incomprensibili. Non ho gradito questa storia d’amore affrettata nata dopo un solo giorno e pochi minuti di conoscenza, anche se capisco come mai nel buio della cabina i due si siano legati in modo indissolubile. Non mi è piaciuto, d’altra parte, il ritmo lento dell’inizio quando per pagine vediamo Charles alle prese con la sua insopportabile amante.
Mi dispiace dirlo, intuisco in questo libro una gran bell’opera, ma non mi ha presa per nulla.

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