lunedì 14 novembre 2011

JO BEVERLEY: Il consigliere del re

ERANO UNA COPPIA PERFETTA, MA DOVEVANO ANCORA SCOPRIRLO…
Londra, 1763. Diana, contessa di Arredale, è una donna ricca e molto indipendente: il suo più grande desiderio è far parte della Camera dei Lords. Inaudito per il re, che pur di domarla intende costringerla al matrimonio. A Bey Malloren, marchese di Rothgar e consigliere di Sua Maestà, spetta perciò il compito di condurre la fanciulla a corte e trovarle un pretendente. Ma Bey, profondamente affascinato dalla forte personalità di Diana, le offre la propria incondizionata protezione, e anche la complicità…
Un nuovo, degno episodio della serie Melloren. Difficilmente un’autrice come Jo Beverley lascia delusa e devo dire che neanche stavolta lo ha fatto. Già il precedente I SEGRETI DELLA NOTTE era stato una lettura particolarmente intrigante e a quello si intreccia quest’ultimo in cui compaiono personaggi già visti. Prima fra tutti Diana, contessa Arredale, cugina di Rosa, la moglie di Brand. Il precedente libro si era concluso con il matrimonio tra i due ed è durante i festeggiamenti per questo evento, che si tengono nella casa di Diana, che la contessa e l’enigmatico, freddo, affascinante, irresistibile (potremmo aggiungerne altri) Bey, marchese di Rothgar si incontrano nuovamente e provano nuovamente quello strano feeling che avevano già sentito. L’unione tra i due è impossibile: Diana non vuole rinunciare alle sue prerogative di erede della contea e Bey non vuole il matrimonio né eredi che perpetuino il suo sangue malato. Ma i due sono costretti ad andare insieme a Londra e ne accadono di tutti i colori perché c’è qualcuno che attenta alla vita del marchese. Le peripezie e la vicinanza attraggono immancabilmente i due in un continuo gioco di avvicinamento e allontanamento, ma la complicità che li lega attraverso occhiate e gesti è innegabile e tutti la notano e capiscono che si sta compiendo il destino per entrambi.
Qualche annotazione: si capisce che sono ampiamente entusiasta della mia lettura. Ho trovato Beowulf, Bey, Malloren marchese di Rothgar un protagonista eccezionale, non solo quando è serio, sicuro di sé (come lo abbiamo visto nei precedenti libri), con quella sua particolare ironia; ma soprattutto quando emergono le sue fragilità. Il tormento che perseguita Bey è molto doloroso e risale alla sua prima infanzia quando ha visto la madre impazzire e uccidere la figlia più piccola. Questo lo ha convinto di essere predestinato alla pazzia e di non voler correre il rischio di trasmetterla ai suoi figli. Quello che era sempre stato il forte, granitico Rothgar diventa qui un uomo profondamente addolorato e combattuto. Emblematico il fatto che Diana dica che deve combattere la sua battaglia contro i suoi demoni e i suoi angeli perché deve anche imparare ad accettare la felicità e l’amore.
Indubbiamente, poi, si nota in questo libro tutta la bravura dell’autrice nel ricostruire e far rivivere il periodo georgiano e nel caratterizzare la coppia reale Giorgio III e la regina Carlotta (3 CUORI)

Nessun commento:

Posta un commento