giovedì 17 novembre 2011

JENNA KERNAN: Sentieri selvaggi

Stati Uniti, 1830
Jake Turner ha un’importante missione da compiere, e non è disposto a cambiare i suoi programmi nemmeno per la bellissima fanciulla che ha salvato da una banda di indiani Crow. Emma Lancing, però, si rivela molto diversa da qualunque donna lui abbia conosciuto: pieno di risorse, coraggiosa e indipendente, accetta di seguirlo lungo gli impervi sentieri che attraversano le Montagne Rocciose e per giunta gli salva la vita, al punto che Jake inizia a pensare di aver trovato la compagna ideale per il suo animo avventuroso. Ma Emma, pur essendo innamorata di quel misterioso individuo, non ha intenzione di rinunciare alla propria libertà, men che meno per un uomo che non perde occasione per accusarla di volerlo incastrare e che la considera solo d’intralcio.
Che meraviglia questo romance western! Mi ha letteralmente catturata e conquistata, come non avrei creduto, visto che non è un genere che ho molto seguito.
La vicenda si svolge negli ambienti selvaggi di una frontiera che si sta sempre più spostando verso Ovest e conquistando nuovi territori. La protagonista, Emma Lancing, vive in un forte insieme al dispotico padre dal quale vorrebbe disperatamente fuggire per raggiungere la madre da lei creduta pazza e rinchiusa in un manicomio. Durante un’uscita a cavallo con alcuni soldati, la ragazza viene aggredita dagli Indiani e salvata da un uomo di nome Jake Turner, che dice di essere un cacciatore diretto verso Ovest. Non potendola riportare al Forte, Jake è costretto a trascinarsi dietro Emma, pur essendo la ragazza riluttante a seguirlo.
Durante il lungo, faticoso e avventuroso viaggio lungo il deserto che li porterà fino in California, allora abitata dai messicani, si imbattono in molti pericoli che, insieme,  collaborando, riescono a superare felicemente. La trama è costituita da una successione di avventure grazie alle quali Jake, che riteneva Emma un peso, si rende conto che la ragazza è, invece, la sua perfetta compagna di viaggio, che lo aiuta e lo sostiene in tutte le sue imprese. Jake deve arrivare, su ordine del Presidente Jackson, a San Francisco, esplorando il territorio, tracciando una mappa, in previsione di una successiva conquista da parte degli Americani. Sappiamo che, in effetti, in guerre successive gli Americani strapparono ai messicani la California e il New Mexico. Durante il viaggio Jake e Emma non possono fare a meno di innamorarsi, anche se entrambi combattono tali sentimenti perché sono riluttanti a impegnarsi nel matrimonio.
Entrambi ne hanno motivo visto che provengono da esperienze infelici. Jake è stato fidanzato con una donna che voleva sposarlo per appioppargli il figlio di un altro, quindi ora vede il matrimonio come un cappio al collo. Emma ha come punto di riferimento il matrimonio disastroso dei suoi genitori e l’infelicità della madre a causa di suo padre.
Alla fin fine, però, sono una coppia perfetta e non possono fare a meno di innamorarsi. Jake è un uomo bello, forte, intelligente che catturerebbe il cuore di qualsiasi ragazzo. Poi, improvvisamente, diventa dispotico e insopportabile, ma alla fine si addolcisce come un budino.
Emma è una donna dolce e tanto paziente con Jake; ma è anche forte e coraggiosa, soprattutto in un ambiente così proibitivo, come quello che attraversa con il suo compagno. Sa sempre cavarsela in ogni circostanza e impara anche ad affermare la sua indipendenza.
La trama, nel complesso, è molto avvincente, molto avventurosa, si fa leggere con grande facilità e i protagonisti ti catturano. Giudizio: buono! (3 CUORI)

1 commento:

  1. Davvero un bel libro: on the road, western e romance! Anche se avrei voluto che alla fine Jake facesse di più ammenda, visto come l'aveva trattata (dopo che lei gli aveva salvato la vita e l'aveva accudito per tanto tempo quando era ammalato) e che lei scoprisse che le aveva salvato la vita sotto la valanga... E avrei desiderato una maggiore umiliazione del padre tiranno che disponeva crudelmente della vita degli altri!

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