mercoledì 16 novembre 2011

JANE FEATHER: Sciarada di nozze

CERCANDO UN MATRIMONIO D’INTERESSE, SCOPRE I PALPITI DELL’AMORE
Il dottor Douglas Farrell ha scelto di dedicare la vita ai bisognosi di Londra. Nella sua ricerca di fondi e sostegno, decide di trovare una moglie ricca e socialmente affermata attraverso un’agenzia. Celata dietro un velo, la graziosa Chastity, ultima delle tre sorelle Duncan, accoglie l’affascinante dottore come nuovo cliente. Ma, turbato da quell’incontro più di quanto sia disposto ad ammettere, Douglas non riuscirà a rimuovere dal suo cuore quella giovane donna dal volto nascosto…
Terzo e ultimo episodio della serie sulle Sorelle Duncan, tre giovani donne indipendenti del periodo edoardiano destinate a far impazzire gli uomini con cui entrano in contatto. Ricapitoliamo: le tre sorelle vivevano insieme al padre che aveva dilapidato i suoi averi al gioco e in investimenti poco accorti. Le tre sorelle si erano dovute dare da fare per guadagnare un po’ di denaro attraverso la pubblicazione di un giornale, “The Mayfair Lady”, in cui, oltre ai soliti articoli indirizzati a un pubblico femminile inseriscono anche articoli di argomenti politici incentrati sul tema del diritto di voto per le donne. Le sorelle Duncan sono delle vere suffragette! Accanto a questo primo impegno lavorativo ce n’è un secondo di agenzia matrimoniale. Naturalmente, entrambe le attività vengono svolte in incognito.
Grazie alla gestione del giornale e dell’agenzia matrimoniale Prudence e Constance hanno trovato i loro compagni di vita… ora tocca a Chastity.
Tutto ha inizio con l’incontro con un nuovo cliente dell’agenzia matrimoniale che chiede a una Chastity nascosta sotto una veletta e con un insopportabile accento francese, di trovargli una moglie ricca e con ottime conoscenze. Si tratta del dottor Douglas Farrell, uno scozzese che si è da poco trasferito a Londra per esercitare la sua professione. L’antipatia in Chastity è immediata perché non sopporta la pretesa del medico di avere una moglie ricca.
Tuttavia questa opportunità si presenta al momento propizio perché Chastity conosce chi presentargli, ossia Laura della Luca, una non più giovane donna italiana ben fornita di denaro ma oltremodo provvista di cattivo gusto.
Ritornata nelle sue vesti di Chastity Duncan organizza l’incontro tra i due. Il dottore si sforza di apprezzare la possibile fidanzata ma le sue attenzioni vanno inesorabilmente verso la giovane e vivace signorina Duncan.
Qual è il motivo per cui Douglas ha così bisogno di una moglie ricca? Gli serve per ovviare il suo studio medico, ma soprattutto per avere i fondi per il suo secondo ambulatorio in un quartiere tra i più poveri di Londra. Egli che, a primo impatto, può sembrare un uomo freddo e calcolatore, in realtà è una persona dolce e che si dedica anima e corpo  a favore dei più deboli. Quando Chastity scopre ciò ribalta completamente la sua opinione su di lui, ma soprattutto dà libero spazio e sfogo all’attrazione che sente per lui. Douglas è proprio tenero nella sua tetra solitudine in quel suo accontentarsi di poco, nel suo spirito di sacrificio.
Rispetto a lui, Chastity sembra sicuramente molto più forte e decisa. È un’eroina fin troppo moderna e libera, a me pare un po’ troppo per il periodo (edoardiano). Non sono sicura che questo mi piaccia del tutto perché certi comportamenti preferisco ritrovarli in un contemporaneo mentre in uno storico mi sembrano troppo falsi. Comunque è vero che era il periodo della lotta per il suffraggio femminile e certe donne ci si dedicavano al massimo.
Ma, in realtà, nel libro spicca un’altra figura femminile: Laura della Luca, nobildonna italiana, assolutamente antipaticissima. Perché la Feather ha scelto un’italiana per rappresentare una persona un po’ supponente e di cattivo gusto, sempre lì a decantare la bellezza del proprio paese e a considerarle superiori alle altre? Non era meglio scegliere una francese? E comunque, non è che gli inglesi brillino per il loro gusto…
Comunque, Laura della Luca ci tiene tanto a precisare che lei è “signorina”! Sapete come me la immaginavo? Come una “signorina Carlo” della Marchesini, cofana inclusa!
Lo stile della Feather è brillante, allegro, divertente. In questa serie ha abbandonato la sua vena tragica per un tono più da commedia sentimentale. Tutto sommato non c’è tanta azione quanto una ricerca e uno studio della psicologia, soprattutto del protagonista maschile, perché quella dell’eroina è abbastanza strutturata e chiara già dall’inizio.
Lettura piacevole ma non sensazionale.(3 CUORI)

Nessun commento:

Posta un commento