lunedì 14 novembre 2011

FEDERICO MOCCIA: Ho voglia di te

"Riuscirò mai a tornare lì, dove solo gli innamorati vivono, tre metri sopra il cielo?" Lo avevamo lasciato con questa domanda. E ora, dopo due anni a New York, Step torna a Roma. Molte cose sono cambiate. è sempre così quando, dopo un po' di tempo, ritorni in un posto. Step, aiutato dal padre, comincia a lavorare nel mondo dello spettacolo. Va a vivere a casa del fratello, si riavvicina alla madre e naturalmente incontra i suoi amici: i Budokani. Lucone, Schello, Bardato, Balestri e tutti gli altri. Hanno i segni che il dolore lascia dentro, prima ancora che sulla pelle. Sono ribelli ma consapevoli e, soprattutto non sono cambiati. Ma quanto sarà cambiata invece lei,  la "sua" Babi? è giusto cercare di rivivere una storia d'amore che è stata così bella e importante o è meglio chiuderla per sempre perchè è comunque impossibile ritrovare quell'antica magia?
"Tornano Babi e Step, insieme a Paolo, Pallina, Daniela, Raffaella, Claudio... nomi che conosciamo bene. E che tornano ora, per mischiarsi con altri nuovi, nuovissimi. Perchè il gioco della vita non si ferma. Non si deve fermare. E l'amore ha le sue regole, bellissime e sempre diverse da come le avevi sognate" Federico Moccia
Secondo capitolo delle avventure di Step, nuova icona e sex simbol (nella sua identificazione con Riccardo Scamarcio) dell'universo adolescenziale. Egli cresce, matura e si libera di quell'aria tormentata, sbruffona ma, soprattutto, si libera di Babi. Ebbene sì, quella che, secondo me, era la vera nota dolente di TRE METRI SOPRA IL CIELO, la ragazzina viziata, insicura, perbenista e ipocrita si è rivelata per quello che è: nienete di più della replica della frustrantissima madre.
New entry di questo secondo libro è, invece, la nuova compagna di Stefano (detto Step), cioè Ginevra (detta Gin). Finalmente una ragazza che gli sta alla pari per ingegno, spudoratezza, ma anche sentimento e bontà. Sì, perchè Gin contempla Step da lontano ormai da molto tempo e, finalmente, ora dopo il suo ritorno dagli Stati Uniti ha trovato il coraggio di avvicinarlo. Nel corso della storia, in realtà, sembrerebbe che a guidare gli incontri e ad avere l'iniziativa sia lui, ma è solo una pia illusione perchè alla fine si scopre la lunga premeditazione della ragazza.
questa storia è sicuramente molto più... passionale della precedente, ma, allo stesso tempo, è molto più avvincente della precedente perchè non è solo basata su inseguimenti, scazzottate, giochi puerili tra due ragazzini alla loro prima cotta. qui ci sono sempre due ragazzi, giovani, spensierati ma che pian piano entrano nel mondo degli adulti e imparano a mettersi in gioco totalmente nel rapporto con l'altro. E questa scoperta è ben rappresentata dalla continua conferma contenuta nell'espressione HO VOGLIA DI TE che i due innamorati si scambiano nei momenti di maggiore intimità. Affermazione che Step, ancora una volta con gesto plateale, grida e scrive a caratteri cubitali per la sua donna.
Forse perchè questa è una storia meno adolescenziale e più matura, scritta con uno stile più consapevole e complesso di quello utilizzato da Moccia nel suo precedente libro. Per questi motivi posso dire di aver gradito HO VOGLIA DI TE più di TRE METRI SOPRA IL CIELO anche se, ritengo che l'autore abbia spinto un po' troppo sul facile tema del sesso. Qualche scena non è strettamente funzionale e poteva essere eliminata (non lo dico per bigotteria) soprattutto laddove si rischia di trasmettere un messaggio non molto educativo.

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