mercoledì 16 novembre 2011

FAYRENE PRESTON: Aspettando il paradiso

Quando, dopo un incidente automobilistico, Nicholas vede Angela, una splendida ragazza dall’aspetto angelico, crede di essere morto e di trovarsi in paradiso. Ma lei è tutt’altro che soddisfatta che Nicholas la consideri una specie di angelo e intende fargli capire di essere di carne e ossa e come tale di provare gli stessi desideri di tutte le altre donne, e che Paradise, in Oregon, è solo la sua città e non ha niente a che vedere con l’aldilà. Ma lui è tormentato dai sensi di colpa e rifiuta di tornare alla realtà…
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Che idiozia di storia!
Be’, ora che ho finito, spero, le mie esclamazioni posso procedere a raccontare sommariamente questo romanzetto. Anche se è così striminzito che non so se è possibile farne il riassunto.
Il protagonista è Nicholas Santini, un pilota e ingegnere aeronautico. Durante una guida spericolata… gli sembra di avere la visione di un angelo che gli fa perdere il controllo della macchina e manda la sua bella Ferrari rossa fuori strada. Avendo ricevuto una bella botta in testa, viene soccorso dalla presunta essere soprannaturale, del tutto in carne e ossa che risponde al nome di… Angela Smith.
Quando si risveglia, in una stanza sconosciuta, Nicholas si trova circondato da putti, puttini e angioletti… Ancora! È curato da una bella donna dagli angelici capelli biondi e occhi azzurri. Insomma Nicholas è proprio convinto di aver trovato il suo angelo custode, anche se i sentimenti che prova per lei non sono esattamente spirituali!
Questo straordinario fenomeno, che neanche Dante si sarebbe mai sognato di incontrare, risponde al nome di Angela Smith (come ho già detto), vive a Paradise (!), nell’Oregon; è un’orfanella abbandonata davanti all’orfanotrofio del paese e ha la  particolare abilità di aggiustare gli elettrodomestici solo togliendo qualche pezzo. Insomma, siamo veramente nel campo dell’assurdo. Più Nicholas insiste a ritenere la donna un angelo, più lei si arrabbia, anche perché in questo modo lui sottovaluta che sia una donna con bisogni assolutamente terreni. Meno male che dopo rimedia!
Il tutto è condito da un quanto mai vago mistero di un assassino che sta cercando di eliminare Nicholas manomettendo i freni della sua macchina, creando una fuga di gas in casa di Angela. Ma la sua identità viene scoperta abbastanza facilmente.
Che dire, è un libro che si legge rapidamente in un’oretta ma che non ti lascia nulla. Sarò un’ottusa ma ho avuto qualche difficoltà a capire la metafora dell’angelo, se essa c’è. Alla fine, ma chi è ‘sta benedetta Angela? È un essere terreno o no? La fine non ci aiuta, vista la sua guarigione miracolosa.
Lettura appena sufficiente!
Ve lo ricordate quel film  che trasmettevano spesso tanto tempo fa in cui c’era un angelo, bellissima, innamorata di un ragazzo. Lei era là con quelle grandi, improbabili ali, e piangeva per questo amore impossibile! Questo inconcludente romanzo mi ha fatto quasi venire voglia di rivederlo!(2 cuori)

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