giovedì 17 novembre 2011

DIANA GABALDON: Vessilli di guerra

Claire e Jamie hanno attraversato oceani e secoli per costruirsi una vita insieme, ma tensioni passate e presenti minacciano il loro sogno d’amore. E non solo il loro, ma anche quello della figlia Brianna, di suo marito Roger, e del loro bambino, Jemmy, così come di tutti i membri del clan.
La rivoluzione americana è imminente, Jamie è stato inviato dal Governatore della colonia a radunare una milizia per soffocare la rivolta dei cosiddetti Regolatori, sudditi che si oppongono all’esosa tassazione imposta dalla madrepatria. Rompere il giuramento con la Corona renderebbe Jamie un traditore, mantenerlo lo può portare a un destino funesto, come sa bene Claire che conosce l’esito finale della guerra inevitabile. La prima battaglia contro i Regolatori, tuttavia, si mette bene per le milizie del Governatore Tryon e Jamie, temendo un massacro, invia il genero Roger al campo dei ribelli per convincerli a ritirarsi. Ma Roger cade in un tranello e, accusato a sua volta di essere un ribelle, viene condannato all’impiccagione… Come se non bastasse, Jamie viene morso da un serpente durante una caccia al bisonte e sembra destinato a morte certa. Insomma, ce n’è abbastanza perché Claire debba mettere in campo tutte le sue conoscenze mediche e soprattutto tutta la sua forza vitale e il suo ottimismo per riuscire a sopravvivere e a salvare le persone amate.
Si concludono in maniera più o meno clamorosa tutte le fila che la Gabaldon aveva sapientemente intrecciato in La croce di fuoco.
Le prime minacce di guerra, o comunque, un primo scontro tra Regolatori e truppe fedeli al Governatore, si realizzano nella battaglia di Alamance. Poco più di una scaramuccia, che infatti nessun libro di storia riporta, con poche vittime e l’unico risultato di aver fiaccato i Regolatori prima ancora che iniziassero a combattere.
A questa battaglia partecipa anche Jamie insieme ai suoi uomini, cercando di limitare le perdite tra i suoi e anche di essere clemente con gli avversari (sa bene che tra non molto dovrà passare dalla parte opposta). Il libro, come al solito, è costellato da diversi episodi, da diversi particolari che, come in un grande puzzle, devono combaciare per formare un grande quadro d’insieme.
Tra tutti, i due episodi che spiccano sono quelli relativi alla quasi impiccagione di Roger e al ferimento di Jamie ad opera di un serpente.
Il povero Roger, mandato a contrattare con i Regolatori, incontra tra di loro Morag McKenzie (la sua antenata). Sorpreso da William (il figlio della strega Geillis e di Duncan McKenzie, zio di Jamie) a scambiare con lei un gesto affettuoso, subisce la sua dura reazione di gelosia. Addirittura viene consegnato alle truppe del Governatore come Regolatore. Viene condannato, senza aver subito un processo, all’impiccagione e il solito, insuperabile Jamie lo salva all’ultimo secondo e Claire con delle pratiche mediche d’emergenza e improvvisate gli pratica la tracheotomia che gli salva la vita. Ma la sua gola è irrimediabilmente rovinata e Roger non può più cantare, non sarà più l’Usignolo. Cade in una profonda depressione dalla quale lo salva l’amore della sua famiglia e il suo senso del dovere.
Durante una battuta di caccia ai bisonti, il povero Jamie viene morso da un serpente a sonagli. È solo in compagnia di Roger e questi gli pratica il primo soccorso. I due trascorrono una notte di confidenze, di condivisione delle proprie volontà. Jamie è convinto di essere sul punto di morire ma sopravvive a quella notte e, nonostante molte sofferenze e molti tentativi di cure da parte di Claire, riesce a sopravvivere e a salvare anche la gamba. Qui Claire, in maniera audace, prova a utilizzare tecniche mediche moderne con mezzi di fortuna, incluso costruire una siringa con i denti di un serpente… scene letteralmente mozzafiato, impossibili da abbandonare.
Tutte le questioni in sospeso, inclusa la scoperta del tesoro di Luigi XVI vengono risolte.
Fa una sua apparizione fugace anche Stephen Bonnett che, stavolta, viene ferito, non si sa quanto gravemente, da Brianna.
Il libro si conclude con un nuovo patto tra Roger e Jamie: i due staranno insieme anche nella ormai prossima avventura della Guerra d’Indipendenza.
Ancora una volta, ho amato la precisione con la quale l’autrice ha ricostruito l’America e la vita, in generale, del Diciottesimo secolo; ho amato il modo in cui sa calibrare avventura e sentimento; ho amato quei momenti intensi di amore puro tra Jamie e Claire; ho amato quel suo concludere, anche i momenti più tragici e drammatici, con battute fulminanti, di solito in bocca a Jamie. Mi aspettano, prossimamente, gli ultimi due libri, in attesa che arrivino in Italia le nuove avventure di Jamie e Claire.(4 CUORI)

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