mercoledì 16 novembre 2011

DEBRA COWAN: La seconda moglie

Texas, 1883
Che cosa ci fa Susannah Phelps, bella e raffinata ragazza di St. Louis, in un posto sperduto come Whirlwind? È ciò che si chiede Riley Holt quando la sorella di un caro amico si presenta a casa sua, apparentemente intenzionata a stabilirsi lì. Quella bionda fragile e delicata, che suscita in lui un prepotente istinto di protezione, non gli sembra tipo da adattarsi a vivere nel selvaggio West, e Riley fa di tutto per convincerla a tornare a St. Louis. Susannah però non ci sta, ed è più che mai decisa a dimostrare all’affascinante allevatore di essere tutt’altro che una tenera mammoletta. Tanto più che lui sarebbe uno splendido padre per il bambino che porta in grembo… Ma sarà sufficiente la passione a tenere insieme due persone che a prima vista non hanno niente in comune?
Che storia carina e piacevole! Certo, nulla di eccezionale ma sicuramente molto scorrevole e, a tratti, commovente e struggente.
Ci troviamo in Texas nel 1883 e una diligenza porta nella piccola cittadina di Whirlwind una sconosciuta, ben vestita, carica di bagagli, intenzionata a trasferirsi lì. La prima persona a cui va a fare visita è Riley Holt, giovane proprietario di un ranch. Eggli assiste, stupito, all’arrivo di questa visita inattesa, la sorella del suo amico Adam, e si stupisce ancora di più quando capisce che Susannah Phelps si aspetta stranamente che lui la sposi.
Susannah ha lasciata da reietta St. Loius dopo aver confessato ai genitori di essere incinta. Sconvolti e offesi dal suo comportamento leggero si sono lavati le mani di lei. Solo Adam ha mostrato un po’ di considerazione convincendola che un suo amico era in cerca di moglie. E nella sua situazione disperata non si poteva permettere di scegliere.
Quando si trova di fronte a Riley, stupita e attratta dalla sua rude bellezza maschile, scopre invece che lui non ha la benché minima intenzione di risposarsi meno che mai con lei, una ragazza di città abituata agli agi e impreparata alla dura vita di frontiera. Già una volta Riley aveva sposato una ragazza di città, Maddie, e l’ha persa proprio in seguito a uno dei vari pericoli che insidiano l’ambiente ancora selvaggio della prateria, lasciandolo con un senso di colpa profondamente radicato in lui.
Susannah, quindi, ancora senza marito, non si arrende, si sbraccia  le maniche e si crea una vita in questa città che, tutto sommato, l’ha accolta benevolmente. Lì nasce sua figlia e lì Riley capisce di non sopportare di resistere all’attrazione magnetica che li attira l’uno tra le braccia dell’altra.
La storia scorre via velocemente e ti induce a girare pagina e ad andare avanti tutto d’un fiato. I personaggi sono ben delineati, anche se al di là del loro grande problema di fiducia reciproca e di questo fantasma della moglie nel passato di Riley non hanno tante sfaccettature.
Riley è duro, diffidente nei confronti di Susannah ma anche dolcissimo, soprattutto con la bambina di lei. Sa essere anche divertente, in alcune scene.
Susannah ha una bella evoluzione: all’inizio è una sprovveduta che nulla sa di sopravvivenza, ha sempre vissuto nella bambagia. Pian piano si rende sempre più autonoma e matura grazie anche alla responsabilità della figlia.
Nel libro c’è poi un cast di personaggi secondari: gli abitanti, soprattutto maschi, di Whirlwind che saranno protagonisti dei prossimi libri della sera. Tutti insieme creano scene molto divertenti (come quella della lezione di valzer) e danno un’immagine viva di questa cittadina che è il filo rosso che lega i libri della serie.
Una lettura piacevole, veloce e disimpegnata.(3 CUORI)

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